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Pensione di Reversibilità: Cosa Succede in Caso di Separazione o Divorzio? - Studio Legale MP - Verona

Cosa prevede la legge italiana sulla reversibilità in caso di separazione o divorzio: i chiarimenti dell’avvocato

Quando si parla di pensione di reversibilità, una delle domande più comuni riguarda il diritto dell’ex coniuge a riceverla dopo la morte dell’altro. È un tema che crea spesso confusione, soprattutto in caso di separazione o divorzio. Andiamo più nel dettaglio, e ti spiegheremo in modo pratico e semplice cosa dice la legge italiana e in quali casi di perde o mantiene il diritto di questa prestazione.

 

Cos’è la pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità è un aiuto economico che l’INPS riconosce ai familiari di un pensionato deceduto. È un modo per garantire una certa sicurezza a chi resta, soprattutto se economicamente dipendente dal partner scomparso.

Tra le persone che possono riceverla ci sono:

  • Il coniuge (anche se separato o divorziato, a certe condizioni)

     
  • I figli, se minorenni o disabili

     
  • Altri familiari, in casi particolari

     

Ma cosa succede se la coppia si è lasciata? La risposta cambia in base a come è finita la relazione: separazione o divorzio non sono la stessa cosa agli occhi della legge.

Coniugi separati: quando si ha ancora diritto

Se due persone si separano, il coniuge superstite mantiene il diritto alla pensione di reversibilità, anche se è stato giudicato colpevole della fine del matrimonio. Questo è stato chiarito dalla Corte Costituzionale con una sentenza importante (n. 286 del 1987).

In pratica, non importa chi ha causato la separazione: ciò che conta è che il legame giuridico tra i due non sia stato completamente sciolto. La separazione, infatti, non mette fine al matrimonio, ma lo sospende. Per questo motivo, in caso di morte del partner, la pensione può essere riconosciuta comunque.

Quindi:

  • Se sei separato senza colpa, hai diritto.

     
  • Se sei separato con colpa, hai comunque diritto.

     

Coniugi divorziati: qui le regole cambiano

Il discorso è diverso per chi è divorziato. In questo caso, il matrimonio è completamente finito e non c’è più un vincolo legale tra i due.
 Tuttavia, la legge riconosce il diritto alla pensione di reversibilità solo se ci sono due condizioni precise:

  1. L’ex coniuge deve ricevere un assegno divorzile al momento della morte del pensionato.

     
  2. Non deve essersi risposato dopo il divorzio.

     

Questo è stato confermato anche dalla Corte di Cassazione (ordinanza n. 10291 del 18 aprile 2023). Inoltre, la Cassazione ha spiegato che l’assegno dev’essere vero, concreto, e non solo simbolico o formale. Serve cioè a garantire un aiuto reale, non può essere solo una cifra simbolica per “fare presenza”.

Se una di queste due condizioni non è rispettata, l’ex coniuge non può ricevere la pensione.

Esempi per chiarire

Vediamo ora alcuni esempi per capire meglio come funziona nella pratica.

Caso 1 – Separazione Senza Addebito

Maria e Luca si separano consensualmente senza addebito. Alla morte di Luca, Maria ha diritto alla pensione di reversibilità, in quanto la separazione non preclude tale diritto, come stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 286 del 1987.

Caso 2 – Separazione con Addebito

Gianni viene ritenuto responsabile della fine del matrimonio con Laura. Alla morte di Laura, Gianni non ha diritto alla pensione di reversibilità, in quanto la separazione con addebito non esclude il diritto alla pensione, come stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 286 del 1987.

Caso 3 – Divorzio con Assegno Divorzile

Francesca e Carlo divorziano. Francesca riceve un assegno divorzile e non si risposa. Alla morte di Carlo, Francesca ha diritto alla pensione di reversibilità, in quanto soddisfa le condizioni previste dalla legge, come stabilito dalla Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 10291 del 18 aprile 2023.

 

Cosa bisogna ricordare

Ecco i punti fondamentali da tenere a mente:

  • Separazione: Il coniuge superstite ha sempre diritto alla pensione, anche se separato con colpa.

     
  • Divorzio: Il diritto esiste solo se c’è un assegno divorzile e nessun nuovo matrimonio.

     
  • L’assegno dev’essere reale: un aiuto economico concreto, non solo una formalità.

     
  • Ogni caso è diverso: le condizioni possono cambiare in base alla situazione personale e ai documenti ufficiali.

     

Hai dubbi? Chiedi una consulenza legale

Se sei separato o divorziato e vuoi sapere se ti spetta la pensione di reversibilità, parla con un professionista. Le leggi possono essere complesse, e ogni storia è unica.

Contattaci per fissare un appuntamento con il nostro studio legale: ti aiuteremo a capire i tuoi diritti in modo chiaro e concreto.

 

  • 28 aprile 2025
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.