"Criteri e limiti del diritto al mantenimento per il figlio maggiorenne: cosa dice la Cassazione"
Per quanto tempo il neo maggiorenne potrà beneficiare dell’aiuto economico – id est: diritto al mantenimento - dei genitori (ex coniugi)? In risposta a questa domanda, è intervenuta puntualmente nel merito la Cassazione con ordinanza n. 27818 del 21 ottobre 2024, affermando che in materia di mantenimento del figlio maggiorenne e non autosufficiente, i presupposti su cui si fonda l'esclusione del relativo diritto, oggetto di accertamento da parte del giudice del merito e della cui prova è gravato il genitore che si oppone alla domanda, sono integrati: dall'età del figlio, destinata a rilevare in un rapporto di proporzionalità inversa per il quale, all'età progressivamente più elevata dell'avente diritto si accompagna, tendenzialmente e nel concorso degli altri presupposti, il venir meno del conseguimento del mantenimento; dall'effettivo raggiungimento di un livello di competenza professionale e tecnica del figlio e dal suo impegno rivolto al reperimento di una occupazione nel mercato del lavoro. Inoltre, ove il figlio dei genitori separati abbia ampiamente superato la maggiore età, e non abbia reperito una occupazione lavorativa stabile o che, comunque, lo remuneri in misura tale da renderlo economicamente autosufficiente, adeguata alle sue competenze, non può soddisfare l'esigenza ad una vita dignitosa, alla cui realizzazione ogni giovane adulto deve aspirare, mediante l'attuazione dell'obbligo di mantenimento del genitore, bensì attraverso i diversi strumenti di ausilio, ormai di dimensione sociale, che sono finalizzati ad assicurare sostegno al reddito, ferma restando l'obbligazione alimentare da azionarsi nell'ambito familiare per supplire ad ogni più essenziale esigenza di vita dell’individuo bisognoso.
Con questa pronuncia, la Corte ha nuovamente ribadito che il giudice accerta l’insussistenza del diritto al mantenimento del figlio maggiorenne da parte dei genitori (ex coniugi) in base ai seguenti criteri:
1) età del figlio al momento della formulazione della richiesta di accertamento;
2) competenze tecnico-professionali in possesso di quest’ultimo;
3) provato impegno nella ricerca di un’occupazione stabile, tenuti altresì in conto gli eventuali strumenti reddituali di sostegno sociale a disposizione delle persone in difficoltà economiche.
Rimane essenziale che il genitore e il figlio maggiorenne non autosufficiente conoscano i criteri stabiliti dalla giurisprudenza, aggiornandosi sui propri diritti e doveri per valutare il mantenimento secondo le disposizioni della Cassazione
.