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Sovraindebitamento: il debitore ha diritto alla dilazione dei pagamenti? La Risposta dell'Avvocato. - Studio Legale MP - Verona

La Corte di Cassazione conferma: nel sovraindebitamento il debitore ha diritto alla dilazione dei pagamenti oltre un anno. Scopri cosa cambia e come tutelarti.

Quando si affronta una crisi da sovraindebitamento, uno degli aspetti più delicati riguarda i tempi di pagamento dei creditori. Un recente intervento della Corte di Cassazione, con ordinanza n. 4622/2024, ha ribadito un principio fondamentale: il debitore, nell'ambito del piano del consumatore o degli accordi di ristrutturazione dei debiti, può beneficiare di una dilazione nei pagamenti, anche oltre l'anno dall'omologazione del piano, senza che ciò comporti automaticamente un pregiudizio per i creditori.

Quadro Normativo di Riferimento

Ai sensi dell’art. 8, comma 4, della L. n. 3/2012 (oggi confluita nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, D.lgs. 14/2019, art. 70, comma 2), i crediti assistiti da privilegio, pegno o ipoteca devono essere soddisfatti entro un anno dall'omologazione, salvo che il creditore accetti un trattamento differente. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 4622/2024, ha chiarito che questa disposizione non preclude la possibilità di prevedere dilazioni più lunghe, purché sia garantito il diritto del creditore a esprimersi sulla proposta.

Esempi pratici


Mutuo ipotecario con dilazione oltre 1 anno

Una consumatrice indebitata a causa di un mutuo ipotecario per l’acquisto della casa ha presentato un piano del consumatore ai sensi dell’art. 67 del D.lgs. 14/2019, proponendo il pagamento del credito ipotecario in 7 anni, anziché entro il termine di 12 mesi.

La banca, inizialmente contraria, ha ricevuto una proposta migliorativa e ha potuto valutare che l'alternativa – la vendita forzata dell'immobile già invano sottoposto a tre aste – avrebbe portato a un recupero minore del credito. Il Tribunale ha omologato il piano, ritenendolo conveniente, e la Cassazione ha confermato la legittimità della dilazione, in quanto conforme ai criteri previsti dalla legge.

Debiti fiscali con pagamento dilazionato

Un imprenditore individuale ha accumulato debiti fiscali e contributivi pari a 90.000 euro. Ha proposto un accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 63 del D.lgs. 14/2019, con pagamento rateizzato in 6 anni, includendo un pagamento integrale dei debiti fiscali con una dilazione secondo l’art. 182-ter L.F. (oggi art. 88 CCII), come previsto dalla normativa tributaria (art. 19 DPR 602/1973).

L’Agenzia delle Entrate ha aderito alla proposta, riconoscendo la sostenibilità del piano e la convenienza rispetto all'inesigibilità del credito.

La Vicenda Processuale

Nel caso trattato dalla Cassazione, una banca titolare di credito ipotecario ha impugnato il piano del consumatore, contestando la dilazione dei pagamenti oltre il termine annuale previsto dall’art. 8 della L. n. 3/2012. Tuttavia, la Suprema Corte ha respinto il reclamo, chiarendo che non esiste alcun divieto assoluto alla dilazione superiore, purché il creditore sia stato posto in condizione di esprimersi e la proposta sia più vantaggiosa rispetto all'alternativa liquidatoria.

Il Principio della “Possibilità di recupero”

Dare una “second chance” è un principio cardine della normativa sul sovraindebitamento, anche alla luce della Direttiva UE 2019/1023, recepita in Italia col D.lgs. 83/2022, e ribadito dalla Cassazione: il debitore merita una possibilità di recupero, anche a costo di prevedere piani di pagamento dilazionati e realistici.

> Riferimento normativo: art. 1 e 6 della L. n. 3/2012; art. 66-70 del D.lgs. 14/2019

Errori da Evitare

Quando si propone un piano del consumatore o un accordo di ristrutturazione, attenzione a:

  • Non imporre unilateralmente una dilazione ai creditori privilegiati senza il loro consenso (violazione art. 8, comma 4, L. 3/2012 o art. 70, CCII).
  • Non motivare adeguatamente la convenienza del piano (art. 64, comma 2, D.lgs. 14/2019).
  • Non dare voce ai creditori nella procedura: il piano può essere omologato solo se il creditore ha potuto esprimersi (Cass. 4622/2024).

Takeaway - Punti Chiave

  • La normativa sul sovraindebitamento non vieta dilazioni lunghe.
  • È fondamentale coinvolgere attivamente i creditori nella valutazione del piano.
  • La Possibilità di recupero è uno strumento di riscatto per il debitore, ma anche di tutela per il creditore.

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Affrontare una situazione di sovraindebitamento richiede competenza e tempestività. Se ti trovi in difficoltà, affidati al nostro studio: ti aiuteremo a costruire un piano efficace, rispettoso della legge e orientato alla tutela dei tuoi diritti.

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.