Modello 231 e Whistleblowing: Una Guida introduttiva
Il Modello 231 e il whistleblowing rappresentano due aspetti cruciali nel contesto giuridico e aziendale italiano. Con l'avvocato Marco Panato, esaminiamo in dettaglio questi temi, fornendo una breve guida che può aiutare le imprese a navigare in questi ambiti complessi.
Il Modello 231, introdotto con il Decreto Legislativo n. 231 del 8 giugno 2001, è un sistema di organizzazione, gestione e controllo volto a prevenire reati aziendali. Questo strumento è diventato fondamentale per assicurare una gestione etica e responsabile delle aziende operanti in Italia.
L'adozione del Modello 231 è riconosciuta come un mezzo efficace per evitare sanzioni in caso di reati commessi da dipendenti o amministratori. La giurisprudenza, inclusa la sentenza della Corte di Cassazione n. 30328 del 2013, ha confermato più volte questa efficacia, sottolineando l'importanza dell'attuazione effettiva e dell'efficacia del sistema di controllo interno.
Tra gli elementi chiave del Modello 231 ci sono la mappatura dei rischi, l'adozione di protocolli interni, la formazione del personale e la nomina di un organismo di vigilanza (OdV). L'implementazione corretta di questi componenti è essenziale per garantire la sua efficacia.
Il decreto legislativo n. 24/2023 ha introdotto importanti novità nella disciplina del whistleblowing in Italia, modificando il contesto in cui gli enti devono operare ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
Il nuovo decreto, attuativo della direttiva UE 2019/1937, stabilisce una disciplina complessa per la protezione dei segnalanti, prevedendo tre canali di segnalazione: interno, esterno e di divulgazione pubblica. Gli enti possono scegliere di affidare la gestione del canale di segnalazione interna a un ufficio dedicato o a un soggetto esterno, garantendo la riservatezza e la protezione dei segnalanti.
Le informazioni fornite dai whistleblower devono essere utilizzate solo per dare seguito alle segnalazioni, con l'obbligo di riservatezza sull'identità del segnalante e il divieto di ritorsione. L’ANAC è l’autorità competente a gestire le segnalazioni esterne e a imporre sanzioni amministrative in caso di violazioni delle disposizioni in materia.
L'utilità pratica del Modello 231 e dell'Organismo di Vigilanza (OdV) emerge chiaramente da diversi casi giurisprudenziali. Un esempio significativo è la sentenza del Tribunale di Milano del 16 dicembre 2014, che ha riconosciuto l'importanza del Modello 231 non solo per la gestione etica aziendale, ma anche per la tutela dell'immagine e della reputazione dell'impresa. In questa sentenza, è stato evidenziato come l'efficacia del Modello 231 dipenda dalla sua concreta attuazione e dall'efficacia del sistema di controllo interno.
Un altro caso rilevante è la sentenza della Corte di Cassazione, Sez. VI Penale, Sentenza n. 24234 del 28 marzo 2019, dove è stato sottolineato che la semplice adozione formale del Modello 231 non è sufficiente a escludere la responsabilità amministrativa dell'ente in caso di commissione di reati. È necessario che l'ente dimostri di aver adottato un sistema di controllo interno adeguato e monitorato nel tempo. Questa sentenza ribadisce l'importanza del ruolo attivo dell'OdV nel garantire l'efficacia e l'attuazione del Modello 231.
Ancora, Corte di Cassazione – Sentenza n. 21704 del 22 Maggio 2023: In questo caso, la Corte ha affrontato la responsabilità di un'entità per un incidente mortale sul lavoro, sottolineando che non è sufficiente adottare un idoneo Modello organizzativo per ottenere l’esimente. È necessario dimostrare che "lo specifico rischio era stato considerato nel Modello organizzativo".
Violazioni in Materia di Salute e Sicurezza: L'ente in questione è stato ritenuto responsabile per diverse violazioni, tra cui l'omessa adozione di misure per controllare rischi in situazioni di emergenza e la mancata conformità ai requisiti di sicurezza essenziali. Queste violazioni dimostrano l'importanza di un Modello 231 efficace e di un OdV proattivo nel monitorare e prevenire situazioni di rischio.
Responsabilità da Reato dell'Ente (D.Lgs. 231/2001): La Corte di Cassazione ha chiarito che i criteri di imputazione della responsabilità dell'ente non si riferiscono all'evento in sé, ma alla condotta dell'agente. È fondamentale dimostrare la colpa organizzativa dell'ente, che è distinta dalla colpa degli autori del reato.
Un altro esempio: Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, Sentenza n. 18413 del 15 Febbraio 2022 (Cartotecnica Grafica Vicentina): In questa sentenza, la Corte ha sottolineato la necessità di dimostrare la "colpa organizzativa" dell'ente, distinta dalla colpa individuale degli autori del reato. Questo caso enfatizza l'importanza di un Modello 231 ben strutturato e di un OdV efficace nella prevenzione di reati aziendali
Questi esempi illustrano l'importanza di un'attuazione efficace del Modello 231 e di un OdV attento e capace, evidenziando come la loro efficacia sia determinante non solo nella prevenzione dei reati, ma anche nella limitazione della responsabilità legale dell'entità.
In conclusione, il Modello 231 e il whistleblowing rappresentano strumenti fondamentali per la gestione aziendale etica e responsabile, richiedendo un'attenta implementazione e monitoraggio. Citando il filosofo greco Platone: "La prima e più grande vittoria è conquistare se stessi". Nel contesto aziendale, conquistare la fiducia e l'etica attraverso strumenti come il Modello 231 e il whistleblowing è una vittoria non solo legale, ma anche morale.
Per una consulenza approfondita e assistenza legale in questi ambiti, l'avvocato Marco Panato è a disposizione per guidare le imprese verso una gestione etica e conforme alle normative vigenti. Contattare l'Avv. Panato significa affidarsi a un'esperienza consolidata e a una competenza approfondita nel settore del diritto aziendale e della compliance.
Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).
E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.