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La Tutela del Paziente: diritti e doveri dalla Malasanità alla Responsabilità Medica - Studio Legale MP - Verona

Diritto alla salute e malasanità: un'analisi illustrativa ed esemplificativa delle principali fattispecie di responsabilità medica, con un focus sulle principali casistiche

 

Il diritto alla salute è un principio fondamentale, riconosciuto dalla Costituzione Italiana (art. 32) e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (art. 25). Esso implica il diritto di ogni individuo di godere del miglior stato di salute possibile e di accedere a cure mediche tempestive e adeguate. Questo diritto si traduce in una serie di doveri per i professionisti sanitari e le strutture mediche, che devono fornire cure di alta qualità, rispettare l'autonomia del paziente e agire con competenza e diligenza.

 

Il giuramento di Ippocrate, che ogni medico presta all'inizio della sua carriera, sottolinea l'importanza di questi principi, impegnando il medico a rispettare la vita e la dignità del paziente, a mantenere il segreto professionale e a esercitare la professione con coscienza e dignità. Come affermava infatti il padre della medicina, "Prima di tutto, non nuocere". Questo principio guida l'azione di ogni medico, che ha il dovere di agire con competenza, diligenza e prudenza per garantire il benessere del paziente.
Tuttavia, ci sono situazioni in cui questi principi possono essere violati, dando luogo a quello che viene comunemente definito "malasanità". Questo termine, spesso usato in modo improprio, si riferisce a una serie di comportamenti che, ad esempio, vanno dalla negligenza medica agli errori di diagnosi, dal mancato consenso informato alla malasanità ospedaliera, fino alla responsabilità delle aziende sanitarie. Vediamo di seguito cosa si intende per ciascuna di queste categorie.

 

Errori di diagnosi: Un errore di diagnosi si verifica quando un medico non identifica correttamente la malattia di un paziente o la identifica in ritardo. Questo può portare a trattamenti inadeguati o ritardati, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute del paziente. Un esempio di errore di diagnosi potrebbe essere la mancata identificazione di un tumore in fase iniziale, che se diagnosticato tempestivamente avrebbe potuto essere trattato con successo. La giurisprudenza italiana, come evidenziato dalla sentenza della Cassazione n. 9701 del 2022, ha affrontato numerosi casi di errore diagnostico, sottolineando l'importanza di un'accurata diagnosi per la tutela del diritto alla salute del paziente. Un altro esempio recente è la sentenza del Tribunale di Milano (15 marzo 2023, n. 2132), che ha stabilito la responsabilità del medico per un errore di diagnosi.

Negligenza nel trattamento: La negligenza nel trattamento si verifica quando un medico o un altro professionista sanitario non fornisce il livello di cura che un paziente ha il diritto di aspettarsi. Questo può includere errori durante un intervento chirurgico, la prescrizione di un farmaco sbagliato o la mancata attuazione di protocolli standard di cura. La giurisprudenza italiana ha affrontato questo tema in diverse occasioni. Un esempio significativo è la sentenza della Cassazione penale n. 18347/2021, che ha affrontato la questione della valutazione del grado della colpa dell'esercente la professione sanitaria. 

Mancato consenso informato: Il consenso informato è un principio fondamentale della medicina, che richiede che i pazienti siano pienamente informati sulle procedure mediche a cui stanno per sottoporsi, sui possibili rischi e benefici, e che diano il loro consenso prima che la procedura sia eseguita. Se un medico non ottiene il consenso informato, può essere ritenuto responsabile per qualsiasi danno che il paziente subisce come risultato della procedura. In merito la Corte di Cassazione, con la sentenza della Sezione III Civile, n. 25767 del 2020, ha ribadito l'importanza del consenso informato nel rapporto medico-paziente, sottolineando che l'assenza di un adeguato consenso informato può costituire una violazione dei diritti del paziente e può comportare la responsabilità del medico o dell'istituto sanitario.

Malasanità ospedaliera: La malasanità ospedaliera si riferisce a una serie di problemi che possono verificarsi in un ambiente ospedaliero, come infezioni acquisite in ospedale, errori di medicazione, errori di somministrazione dei farmaci, e così via. Un esempio potrebbe essere un paziente che contrae un'infezione post-operatoria a causa di condizioni di igiene inadeguate. La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 6386 del 2023, ha ribadito la posizione di rapporto contrattuale tra paziente e struttura sanitaria in caso di danni derivanti da infezioni ospedaliere.

Responsabilità delle aziende sanitarie: Le aziende sanitarie, come gli ospedali o le cliniche, hanno la responsabilità di garantire che i loro servizi siano forniti in modo sicuro e competente. Se non riescono a farlo, possono essere ritenute responsabili per qualsiasi danno subito dai pazienti. Un esempio potrebbe essere un ospedale che non ha sufficienti misure di sicurezza in atto, portando a un incidente in cui un paziente viene ferito. La Cassazione civile, nella sentenza del 2 settembre 2022, n. 25884, si è occupata del tema della responsabilità del sanitario.

 

In conclusione, il diritto alla salute è un diritto universale, fondamentale e inalienabile. Come affermato da Thomas Jefferson, "La salute è la prima e più importante di tutte le libertà umane". Questo diritto implica una serie di doveri per i professionisti sanitari e le strutture mediche, che devono fornire cure di alta qualità, rispettare l'autonomia del paziente e agire con competenza e diligenza. Quando questi principi vengono violati, i pazienti hanno il diritto di cercare giustizia attraverso il sistema legale, nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno dei soggetti coinvolti, pazienti compresi.

Ancora, come ha affermato l'Organizzazione Mondiale della Sanità, "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste solo nell'assenza di malattia o infermità" (principio riportato nella sua Costituzione). Questo diritto implica una serie di responsabilità per i professionisti sanitari, le istituzioni sanitarie e le autorità pubbliche, ma anche per i pazienti stessi.

Come ha scritto Anatole France, "La legge, nella sua maestosa uguaglianza, vieta ai ricchi come ai poveri di dormire sotto i ponti, di mendicare per le strade e di rubare pane". Questa citazione, pur non essendo direttamente legata alla salute, ci ricorda l'importanza di garantire l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e l'accesso equo ai servizi sanitari.

E' importante ricordare che la maggior parte dei professionisti sanitari si impegna a fornire le migliori cure possibili e che gli errori, sebbene gravi, sono l'eccezione e non la norma. Inoltre, le recenti riforme sanitarie in Italia hanno introdotto misure volte a migliorare la qualità delle cure e a ridurre la probabilità di errori.

Se ritieni di essere stato vittima di malasanità o se hai bisogno di assistenza legale in materia di diritto alla salute, non esitare a prendere contatto. Ricorda, il tuo diritto alla salute è sacrosanto e merita di essere protetto.

  • 04 giugno 2023
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.