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La Sensibilità delle Recensioni Online nel Settore Alberghiero e turistico: Protezione Legale e Risvolti Giuridici - Studio Legale MP - Verona

Un'analisi generale degli aspetti legali legati alle recensioni negative su piattaforme digitali e le strategie per la tutela della reputazione aziendale.

 

Nell'era digitale, la gestione della reputazione online è diventata una componente cruciale per il successo delle attività commerciali, specialmente nel settore alberghiero. Le piattaforme di recensione o prenotazioni (tra le più famose: Booking.com, Google, TripAdvisor), svolgono un ruolo determinante nel modellare le percezioni pubbliche e influenzare le decisioni dei consumatori. Tuttavia, mentre le recensioni positive possono essere un potente strumento di marketing, quelle negative possono avere impatti devastanti sulla reputazione e sull'economia delle strutture ricettive. Di conseguenza, è fondamentale comprendere gli aspetti legali associati alle recensioni online e le possibili tutele per gli operatori del settore.

 

La Legittimità delle Recensioni e i Limiti della Libertà di Espressione

Il diritto di critica e la libertà di espressione sono principi fondamentali garantiti da numerose legislazioni nazionali e trattati internazionali, tuttavia, tali diritti non sono assoluti. La libertà di espressione, infatti, deve essere esercitata nel rispetto della verità e dell'onore altrui. Secondo la giurisprudenza prevalente, una recensione deve riflettere un'esperienza autentica e non deve contenere dichiarazioni false o ingannevoli che possano danneggiare ingiustamente la reputazione di un'attività commerciale.

 

La Diffamazione Tramite Recensioni Online

La diffamazione si verifica quando false affermazioni pubblicate su piattaforme accessibili pubblicamente danneggiano la reputazione di un individuo o di un'azienda. Nel contesto delle recensioni online, la diffamazione può assumere una dimensione particolarmente pericolosa a causa della vasta portata e della rapida diffusione delle informazioni su internet. Pertanto, gli operatori del settore alberghiero devono essere proattivi nel monitorare e gestire le recensioni, pronti ad agire legalmente contro quelle che possono essere classificate come diffamatorie. La diffamazione tramite recensioni online rappresenta un tema giuridico di grande attualità e complessità. La diffamazione si configura quando affermazioni false e dannose vengono pubblicate, influenzando negativamente la reputazione di un individuo o di un'azienda. In ambito legale, per stabilire se una recensione online è diffamatoria, è fondamentale distinguere tra fatti e opinioni. Le opinioni sono soggettive e protette dalla libertà di espressione, mentre le affermazioni di fatto possono essere oggetto di verifica e, se false e dannose, possono costituire diffamazione.

La legge riconosce il diritto alla critica come estensione della libertà di espressione, purché non si traduca in attacchi personali non basati su fatti reali e verificabili. Ad esempio, nel contesto statunitense, una recensione che dichiara falsamente "il CEO ha una storia di malversazione" è potenzialmente diffamatoria se tale affermazione può essere dimostrata falsa e se ha causato danno alla reputazione del CEO​ (Minc Law)​.

Le normative variano significativamente a seconda delle giurisdizioni, ma tendono a condividere principi comuni in merito alla protezione della reputazione contro dichiarazioni dannose e non vere. Negli Stati Uniti, per esempio, il Primo Emendamento protegge la libertà di espressione, ma non estende questa protezione alle dichiarazioni diffamatorie comprovate come false​.

In termini di giurisprudenza, un caso notevole è quello della Corte d'Appello della California nel caso "Bently Reserve LP v. Papaliolios", dove si è sottolineato che l'uso dell'iperbole non esonera automaticamente dall'accusa di diffamazione se le affermazioni implicano fatti falsi verificabili che possono danneggiare seriamente la reputazione di una parte​.

Nel contesto italiano, la diffamazione tramite recensioni online è un tema giuridico di rilievo che interpella direttamente il Codice Penale, in particolare l'articolo 595. Questo articolo punisce chiunque offenda la reputazione di un altro tramite comunicazione con più persone, distinguendo tra diffamazione semplice e aggravata, quest'ultima applicabile quando l'offesa avviene attraverso il web o altri mezzi di pubblicità, prevedendo pene più severe.

La distinzione fondamentale nella valutazione di una recensione come potenzialmente diffamatoria risiede nella natura dell'affermazione: fatti contro opinioni. Le opinioni, per quanto negative, sono generalmente protette dalla libertà di espressione e non sono classificabili come diffamatorie se non contengono elementi falsi e denigratori che possono essere oggettivamente verificati. Al contrario, affermazioni false che possono essere oggettivamente smentite e che arrecano danno alla reputazione di una persona o azienda possono costituire un reato di diffamazione.

Le aziende o individui che si ritrovano a fronteggiare recensioni dannose possono avvalersi di azioni legali per richiedere la rimozione della recensione e, ove appropriato, per chiedere un risarcimento per i danni subiti. La giurisprudenza italiana, in linea con i principi di veridicità e danno, offre un terreno per procedere legalmente contro le recensioni che si rivelano falsamente accusatorie e diffamatorie.

Parallelamente, la letteratura ha lungamente riflettuto sulla potenza e pericolosità della parola scritta, ancora prima dell' “esplosione” del mondo web. Oscar Wilde, nel suo "Il ritratto di Dorian Gray", fa dire al personaggio di Lord Henry: "Ci sono veleni che ciecamente uccidono, ma ci sono anche parole ciecamente dette che uccidono." Questa riflessione mette in luce come le parole, specie se ingiustamente negative e pubblicate su piattaforme ampie come l'internet, possano avere effetti distruttivi. Anche Jonathan Swift, nel suo trattato satirico "Una modesta proposta", utilizza l'iperbole per criticare la società del suo tempo, mostrando come la parola possa essere utilizzata sia come strumento di critica sociale che come arma.

La comprensione di questi aspetti giuridici e culturali è essenziale per chiunque operi nel campo della gestione della reputazione online. Imprenditori e individui devono essere consapevoli non solo del potere delle recensioni ma anche delle responsabilità legali che queste possono comportare. Per le aziende colpite da recensioni potenzialmente diffamatorie, la consulenza di un legale può fare la differenza nella protezione della propria immagine e nella navigazione delle complesse acque delle leggi sulla diffamazione.

 

Tutela Legale e Azioni Giuridiche

Quando una recensione negativa incrocia e va oltre il confine della legalità trasformandosi in diffamazione, gli albergatori o gli operatori hanno il diritto di chiedere la rimozione della recensione e, in casi più gravi, di perseguire un risarcimento per danni attraverso azioni legali. Le azioni giuridiche possono includere la richiesta di risarcimento per danni materiali diretti causati dalla recensione e per danni all'immagine e alla reputazione. La giurisprudenza in materia ha stabilito che l'entità del risarcimento dovrebbe corrispondere non solo alla perdita economica immediata ma anche all'impatto a lungo termine sulla reputazione della struttura.

 

Ruolo degli Avvocati e Consulenza Legale

La complessità delle leggi che regolano le recensioni online richiede l'intervento di professionisti legali esperti in diritto della rete e della privacy. Gli avvocati possono fornire assistenza essenziale nella formulazione di risposte a recensioni negative, nella negoziazione per la loro rimozione e, se necessario, nella rappresentanza in sede legale. Inoltre, possono aiutare a sviluppare strategie preventive, come la redazione di termini e condizioni chiari per le recensioni degli utenti, che minimizzino i rischi di diffamazione e proteggano legalmente l'attività.

 

Conclusione

In conclusione, mentre le recensioni online rappresentano una risorsa preziosa per il settore alberghiero, esse portano con sé significative responsabilità legali. La comprensione delle normative che governano la pubblicazione di recensioni e la pronta reazione alle pubblicazioni diffamatorie sono essenziali per proteggere la reputazione e l'integrità delle strutture ricettive. La consulenza legale si rivela quindi non solo un supporto ma una necessità imprescindibile per navigare con sicurezza nel complesso ambiente digitale odierno. Nell'affrontare le sfide poste dalle recensioni online, l'importanza di una consulenza legale qualificata e nel diritto digitale e della reputazione online non può essere sottovalutata. Lo studio legale Panato, con  esperienza nel settore e un approccio basato sulla profonda conoscenza del diritto dell'internet e della privacy, offre una gamma completa di servizi legali per proteggere al meglio gli interessi dei propri clienti.

Per gli operatori del settore alberghiero e turistico, così come per tutte le imprese vulnerabili agli effetti potenzialmente devastanti delle recensioni negative, il nostro studio offre strategie su misura che includono la prevenzione, attraverso la redazione di termini e condizioni per le recensioni, e la gestione attiva delle crisi, assistendo i clienti nella rimozione delle recensioni diffamatorie e, se necessario, nell'azione legale per il risarcimento dei danni.

Invitiamo tutti coloro che si trovano ad affrontare sfide legali relative alla gestione delle recensioni online a contattarci per scoprire come possiamo assistervi nel proteggere la vostra reputazione e assicurare il vostro successo nel mondo digitale. Il nostro team è pronto a fornirvi supporto legale proattivo e strategico, guidandovi attraverso le complessità del panorama legale contemporaneo con professionalità e dedizione.

  • 22 aprile 2024
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.