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Incidente stradale: è possibile ottenere il rimborso completo anche se il danno supera il valore dell’auto? - Studio Legale MP - Verona

Scopri quando puoi ottenere il rimborso integrale dopo un incidente, anche se il costo delle riparazioni supera il valore commerciale dell’auto.

Chi ha subito un sinistro con un veicolo datato si sarà trovato spesso dinanzi a un’offerta assicurativa insufficiente, che copre solo in parte i costi di riparazione. Il punto critico sorge quando il danno supera il valore commerciale dell’auto: in questi casi, l’impresa assicuratrice può davvero limitarsi a risarcire solo fino al valore residuo del mezzo? La questione ha prodotto un acceso dibattito giurisprudenziale.

Quadro Normativo

Ai sensi dell’articolo 2058 del Codice civile, il danneggiato può ottenere il risarcimento in forma specifica, ovvero il ripristino materiale del bene danneggiato, qualora tale soluzione non risulti eccessivamente onerosa per il debitore. Qualora lo fosse, il giudice può riconoscere il diritto al solo risarcimento per equivalente, cioè in denaro.

Nel caso degli incidenti stradali, questa norma si traduce nel diritto di ricevere una somma sufficiente a rimettere l’auto in efficienza, salvo che il costo delle riparazioni sia nettamente sproporzionato rispetto al valore commerciale del veicolo prima del sinistro.

Spiegazione Pratica

Il danneggiato, in linea di principio, ha diritto al pieno risarcimento del danno, anche se i costi per rimettere in sesto l’auto superano il valore del mezzo. Tuttavia, ciò vale solo se non si verifica una sproporzione eccessiva tra il costo della riparazione e il valore residuo del veicolo.

Occorre distinguere fra due forme di ristoro:

  • In forma specifica, ovvero la riparazione effettiva del mezzo;
  • Per equivalente, cioè un importo in denaro corrispondente al valore ante-sinistro.

Secondo la normativa vigente, la forma specifica è preferibile, ma può essere negata quando eccessivamente onerosa, ad esempio se la riparazione supera di molto il valore del veicolo, creando così un potenziale arricchimento del danneggiato.

Cosa ha stabilito la Cassazione

Come chiarito dalla Corte di Cassazione, con un principio ormai consolidato, «la richiesta di risarcimento volta alla riparazione del veicolo costituisce una domanda di risarcimento in forma specifica. Il giudice, ai sensi dell’art. 2058, comma 2, cod. civ., può non accoglierla qualora il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato dell’auto»

Il giudice è pertanto chiamato a valutare l’effettiva entità della sproporzione: non basta una semplice eccedenza nei costi, ma serve un divario significativo, tale da giustificare un passaggio al risarcimento per equivalente.

Orientamenti giurisprudenziali recenti

La Corte d’Appello di Genova, con sentenza n. 473/2023, ha ribadito che: «Solo una divergenza che assume dimensioni significative giustifica il venir meno del diritto del danneggiato al ripristino integrale, mentre è insufficiente una discrepanza di modesta entità».
In altre parole, la semplice differenza di qualche centinaio di euro non basta a giustificare un taglio del risarcimento.

Anche il Tribunale di Ragusa, nella sentenza n. 1726/2024,ha riconosciuto la possibilità di ottenere l’integrale rimborso anche quando il costo della riparazione supera del 30% il valore dell’auto, purché ciò non comporti un arricchimento ingiustificato.

Il parametro fondamentale resta dunque il principio di proporzionalità: finché la riparazione non appare esageratamente onerosa rispetto al valore commerciale, la compagnia assicurativa è tenuta a risarcire integralmente il danno.

Errori da Evitare

  • Accettare automaticamente l’offerta dell’assicurazione: molte volte è al ribasso e non tiene conto dei criteri giuridici attuali.
  • Ignorare la possibilità del risarcimento in forma specifica: anche se l’auto è vecchia, non è detto che si debba accettare un rimborso ridotto.
  • Non documentare le spese: è essenziale comprovare i costi con preventivi, fatture e certificazioni per dimostrare l’effettiva entità del danno.

Takeaway - Punti Chiave

Il danneggiato ha diritto al rimborso integrale anche se la riparazione supera il valore dell’auto, a patto che la differenza non sia tale da generare un ingiustificato arricchimento. Non basta una lieve eccedenza per negare il risarcimento completo: la sproporzione deve essere evidente e rilevante. La giurisprudenza recente ha chiarito che la valutazione deve tener conto anche di ulteriori costi connessi, come il fermo tecnico, l’immatricolazione e le spese di demolizione.

Hai bisogno di un aiuto?

Se hai ricevuto un’offerta assicurativa inferiore ai costi reali di riparazione, non accettarla senza prima aver consultato un esperto. È possibile ottenere un rimborso completo, anche in presenza di veicoli datati. Valuta di promuovere un’azione legale: contatta il nostro studio, ti aiuteremo a tutelarti e valutare la soluzione migliore per le tue esigenze.
 

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.