La Cassazione con l'ordinanza n. 11154/2025 ribadisce il diritto al risarcimento anche per il danno morale in caso di tamponamento: ecco cosa serve per ottenerlo davvero.
Un tamponamento può sembrare un incidente “minore”, ma non lo è affatto quando ci sono danni psicologici o fisici anche lievi. La recente ordinanza n. 11154/2025 della Corte di Cassazione ribadisce un punto fermo: chi subisce un tamponamento da tergo ha diritto a ottenere anche il risarcimento per danno morale , purché siano soddisfatti precisi requisiti.
Nel nostro ordinamento, il tamponamento da tergo è un caso classico di responsabilità presunta : chi tampona è, di regola, ritenuto responsabile, salvo prova contraria. Lo sconsigliare l'art. 2054 del Codice Civile, ma lo conferma anche una consolidata giurisprudenza: mantenere una distanza di sicurezza tale da poter arrestare il veicolo in tempo è obbligo primario.
Con l'ordinanza 11154 del 2025 , la Cassazione ha chiarito che il danno morale non può essere negato solo perché non ci sono lesioni fisiche visibili o refertate . È sufficiente provare l'impatto emotivo e psicologico , anche con:
Come precisano i giudici, infatti, «la sofferenza soggettiva è di per sé danno risarcibile, in quanto lesione della dignità personale, anche in assenza di invalidità permanente» .
Il danno morale è una categoria autonoma, distinta dal danno biologico. Per ottenerlo serve una prova specifica , che può anche essere presuntiva, ma mai generica.
Ecco alcuni consigli pratici:
Attenzione, il giudice può negare il risarcimento del danno morale se:
La stessa ordinanza della Cassazione richiama questo punto: «non ogni sinistro dà automaticamente diritto al ristoro del danno morale, ma occorre un serio accertamento individuale del pregiudizio patito» .
L'assicurazione del veicolo che ha tamponato è obbligata a risarcire tutti i danni conseguenti, anche quelli non patrimoniali, purché provati. Ma attenzione: l'onere della prova spetta sempre al danneggiato . È importante agire con tempestività e con l'assistenza di un legale esperto in materia di responsabilità civile.
Come ribadisce la Cassazione 11154/2025 , il giudice ha il compito di valutare in concreto il danno morale, senza rigidità, ma anche senza automatismi. Può riconoscere anche somme modeste, purché giustificate.
Questa linea giurisprudenziale si pone in continuità con altre decisioni recenti (es. Cass. Civ. 33813/2023), che rafforzano la tutela della persona anche sul piano emotivo e relazionale.
Contatta lo Studio: analizzeremo il tuo caso e ti guideremo passo dopo passo nella richiesta dei danni, anche morali. Richiedi ora una consulenza gratuita: non lasciare che un danno resti impunito.
Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).
E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.