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Pedone investito: chi paga? Responsabilità e risarcimento - Studio Legale MP - Verona

Responsabilità di automobilisti e pedoni nei casi di investimento stradale, alla luce di normative e sentenze recenti, e consigli per ottenere il giusto risarcimento

 

Introduzione

Gli incidenti stradali con coinvolgimento di pedoni rappresentano una categoria particolarmente complessa sotto il profilo legale. Da un lato, il pedone è la parte più vulnerabile della strada e gode di una tutela speciale: la legge infatti prevede una presunzione di colpa a carico del conducente del veicolo in caso di investimento del pedone. In altre parole, salvo prova contraria, chi guida è ritenuto responsabile al 100% se travolge un pedone. Dall’altro lato, però, “il pedone non ha sempre ragione”: il nostro ordinamento ammette che la condotta imprudente del pedone possa contribuire all’evento, configurando un concorso di colpa che incide sulla quantificazione del risarcimento.

«I pedoni che si lanciano sulle strisce pedonali devono aver confuso il diritto di precedenza con l’invulnerabilità.» – Don Dino Pirri

Questa citazione mette in luce una verità giuridica: avere la precedenza non rende invincibili. Il conducente ha l’obbligo di dare la precedenza e guidare con prudenza, ma ciò non esonera il pedone dal comportarsi diligentemente. Attraversare all’improvviso o fuori dalle regole può costare caro al pedone stesso, in termini di riduzione del risarcimento o addirittura di perdita totale del diritto al risarcimento nei casi estremi.

 

Cosa dice la legge: obblighi del conducente e del pedone

Il quadro normativo tutela in primo luogo la sicurezza dei pedoni, ponendo stringenti obblighi a carico dei conducenti. L’art. 191 del Codice della Strada stabilisce che i veicoli devono dare la precedenza ai pedoni che attraversano sulle strisce, rallentando e all’occorrenza fermandosi. Anche in assenza di strisce, il conducente ha il dovere generale di evitare pericoli ai pedoni sulla carreggiata. Simmetricamente, l’art. 190 CdS impone ai pedoni di rispettare alcune regole: utilizzare gli attraversamenti pedonali se distano meno di 100 metri, non attraversare col semaforo rosso, non creare intralcio improvviso.
Sul piano civilistico, l’art. 2054 c.c. stabilisce una presunzione di colpa del conducente: chi guida è responsabile salvo prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. L’art. 1227 c.c. disciplina invece il concorso di colpa del danneggiato, riducendo il risarcimento proporzionalmente.

 

Concorso di colpa del pedone: valutazione caso per caso

Stabilire quando il pedone abbia una responsabilità concorrente nell’incidente è un compito che spetta al giudice, caso per caso. La Cassazione civile ha ribadito questo principio di recente (Cass. civ., Sez. III, ord. n. 2433/2024), sottolineando che la combinazione delle norme sopra citate (art. 2054 e 1227 c.c.) impone al giudice di indagare puntualmente le condotte di entrambi i soggetti coinvolti. In quell’occasione la Cassazione ha confermato la sentenza che attribuiva un concorso di colpa al pedone, evidenziandone le specifiche ragioni: il pedone aveva attraversato fuori dalle strisce pedonali e non aveva calcolato correttamente i tempi di attraversamento in rapporto al traffico sopraggiungente. Questo esempio mostra come i giudici valutino il comportamento del pedone. La stessa Cassazione (ord. n. 5594/2025) ha escluso che si possa stabilire un concorso di colpa in misura fissa, censurando decisioni che attribuivano un 50% senza reale motivazione causale.

 

Comportamento del pedone: prevedibilità e casi eccezionali

Un concetto chiave nelle decisioni su questi sinistri è quello di prevedibilità. La Cassazione (ord. n. 20792/2025) ha stabilito che il conducente deve considerare anche esitazioni e possibili ripensamenti del pedone durante l’attraversamento, moderando la velocità fino all’arresto. Sul piano penale, la Cassazione (sent. n. 7417/2024) ha chiarito che la responsabilità del conducente può essere esclusa solo se la condotta del pedone è stata del tutto imprevedibile e inevitabile. Tale esonero opera solo se il conducente ha comunque rispettato ogni cautela dovuta. Infatti, un’altra sentenza (Cass. pen., n. 10898/2025) ha ribadito che non basta rispettare il limite di velocità formale, ma occorre adeguarla alle condizioni concrete di tempo e luogo.

 

Come ottenere il risarcimento del danno

Quando si verifica un investimento di pedone, al di là dell’accertamento delle colpe, occorre attivarsi per ottenere il risarcimento dei danni subiti dalla vittima. Il pedone ha diritto a rivolgersi all’assicurazione del veicolo, allegando verbale, referti medici, testimonianze e ogni documentazione utile. Se il veicolo non è identificato o non è assicurato, interviene il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. Dal punto di vista penale, l’investimento può configurare i reati di omicidio stradale o lesioni personali stradali, con possibilità per la vittima di costituirsi parte civile. La consulenza di un legale è determinante per contestare riduzioni arbitrarie del risarcimento e ottenere la liquidazione di tutte le voci di danno: biologico, morale e patrimoniale.

In conclusione, la vittima pedone ha diritto ad essere risarcita, ma deve fronteggiare spesso contestazioni sulla propria condotta. È quindi fondamentale raccogliere prove sin da subito e affidarsi a professionisti. Hai bisogno di assistenza? Se tu o un tuo familiare siete stati investiti come pedoni, o se sei un conducente coinvolto in un simile incidente e desideri chiarire le tue responsabilità, contatta subito lo Studio Legale MP di Verona. Siamo esperti in infortunistica stradale e diritto assicurativo: possiamo offrirti una consulenza personalizzata per valutare il tuo caso e indicarti la strategia migliore per ottenere il giusto risarcimento.

Fiat iustitia, ruat caelum – sia fatta giustizia, costi quel che costi.

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  • 11 settembre 2025
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.