Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Studio Legale MP - Verona logo
Nuovi Strumenti per il Sovraindebitamento nella Crisi d'Impresa: il nuovo codice - Studio Legale MP - Verona

Nuovi Strumenti per il Sovraindebitamento nella Crisi d'Impresa

Il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, entrato in vigore il 15 luglio 2022, ha introdotto una serie di nuovi strumenti per affrontare e gestire la situazione di sovraindebitamento delle imprese. In questo articolo, esploreremo le principali novità riguardanti gli strumenti di regolazione della crisi e come possono aiutare i debitori a superare le difficoltà finanziarie.

 

1. Le novità nell'individuazione dell'Organismo territorialmente competente

Uno dei cambiamenti significativi introdotti dal Codice riguarda le modalità per l'individuazione dell'Organismo territorialmente competente (OCC) e la presentazione della domanda. Secondo l'articolo 68 comma 1, la domanda deve essere presentata al Tribunale tramite un OCC costituito nel circondario del Tribunale competente. Tuttavia, il luogo di residenza del debitore non è più determinante per l'individuazione dell'OCC, ma piuttosto il centro dei suoi interessi principali, detto anche COMI. Questo significa che il debitore può presentare la domanda in un circondario diverso da quello di residenza, se il COMI si trova altrove.

Nel caso in cui nel circondario del Tribunale competente non vi sia un OCC, i compiti e le funzioni dello stesso potranno essere svolti da un professionista o da una società di professionisti nominati dal Presidente del Tribunale competente o da un giudice da lui delegato. È importante sottolineare che, nonostante la possibilità di presentare la domanda senza l'assistenza di un difensore, la consulenza di un consulente del debitore può risultare fondamentale per la corretta predisposizione e presentazione della domanda.

 

2. Modalità di presentazione della domanda tramite un OCC

Secondo l'articolo 68 comma 1 del Codice, la domanda deve essere presentata tramite un OCC, ma l'assistenza di un difensore non è necessaria. Questa norma offre una scelta facoltativa per l'assistenza tecnica al momento del deposito della domanda, che può essere ammissibile anche se riporta solo la firma del debitore. Tuttavia, è importante notare che l'OCC ha il solo compito di depositare la domanda e non di predisporla. Pertanto, la consulenza di un consulente del debitore può essere preziosa per orientare il debitore nella ricerca dei dati e nella loro esposizione in modo coerente, evidenziando le cause del sovraindebitamento, la diligenza nell'assumere gli obblighi e le ragioni che hanno impedito il loro adempimento.

 

3. Inquadramento sistematico degli strumenti di regolazione della crisi

Il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza definisce gli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza come una categoria eterogenea di misure, accordi e procedure che possono essere adottati per il risanamento dell'impresa. Questi strumenti possono essere declinati nella prospettiva della continuità aziendale o in quella liquidatoria, e possono essere riconducibili o meno al paradigma della procedura concorsuale.

Secondo l'articolo 2 lettera m-bis del Codice, gli strumenti di regolazione della crisi comprendono il Piano attestato di risanamento, gli Accordi di ristrutturazione dei debiti, gli Accordi di ristrutturazione agevolati, gli Accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa, la Convenzione di moratoria e la Transazione su crediti tributari e contributivi. Questi strumenti possono essere preceduti, a scelta del debitore, dalla composizione negoziata della crisi.

 

4. Gli Accordi di ristrutturazione dei debiti

Gli Accordi di ristrutturazione dei debiti sono uno dei principali strumenti introdotti dal Codice per affrontare la crisi d'impresa. Secondo l'articolo 57 del Codice, questi accordi sono finalizzati alla rinegoziazione dei debiti dell'impresa al fine di trovare una soluzione sostenibile per il debitore e i creditori. Gli Accordi di ristrutturazione dei debiti possono essere stipulati tra il debitore e i suoi creditori, e possono prevedere la riduzione o il differimento dei pagamenti, la conversione dei debiti in capitale o altre forme di ristrutturazione finanziaria.

Un'altra forma di accordo prevista dal Codice è l'Accordo di ristrutturazione agevolato, disciplinato dall'articolo 60. Questo tipo di accordo è riservato alle imprese che soddisfano determinati requisiti e offre condizioni agevolate per il risanamento finanziario.

 

5. Il Piano attestato di risanamento

Il Piano attestato di risanamento è un altro strumento importante previsto dal Codice per affrontare la crisi d'impresa. Secondo l'articolo 56 del Codice, il Piano attestato di risanamento è un documento elaborato dal debitore che contiene un piano dettagliato per il risanamento dell'impresa. Il piano deve essere redatto da un professionista indipendente, e una volta approvato dal giudice, diventa vincolante per il debitore e i creditori.

Il Piano attestato di risanamento può comprendere misure come la riduzione dei costi, la ristrutturazione del debito, la vendita di attività non essenziali e altre azioni volte a garantire la sostenibilità finanziaria dell'impresa.

 

6. La Convenzione di moratoria

La Convenzione di moratoria è un altro strumento introdotto dal Codice per affrontare la crisi d'impresa. Secondo l'articolo 62 del Codice, la Convenzione di moratoria è un accordo tra il debitore e i suoi creditori che prevede una sospensione temporanea dei pagamenti dei debiti. Durante la moratoria, il debitore ha il tempo di ristrutturare la sua situazione finanziaria e cercare una soluzione sostenibile per il futuro.

La Convenzione di moratoria può essere un'opzione utile per le imprese che si trovano in una situazione di crisi temporanea e hanno la possibilità di riprendere l'attività in modo redditizio dopo un periodo di riflessione e ristrutturazione.

 

7. La Transazione su crediti tributari e contributivi

La Transazione su crediti tributari e contributivi è un altro strumento previsto dal Codice per affrontare la crisi d'impresa. Secondo l'articolo 63 del Codice, il debitore può concordare con l'Agenzia delle Entrate e l'INPS una transazione sui crediti tributari e contributivi in modo da ottenere una riduzione o un differimento dei pagamenti.

Questa transazione può essere una soluzione efficace per le imprese che si trovano in difficoltà finanziarie a causa di debiti fiscali e contributivi e cercano un modo per ridurre il loro carico finanziario.

 

8. L'importanza della consulenza professionale per i debitori

È importante sottolineare che, nonostante la disponibilità di questi nuovi strumenti per il sovraindebitamento, la consulenza professionale rimane essenziale per i debitori. Un consulente esperto può aiutare il debitore a valutare la situazione finanziaria, identificare le cause della crisi e sviluppare una strategia efficace per il risanamento. Inoltre, un consulente può fornire assistenza nella predisposizione e presentazione della domanda, garantendo che tutti i requisiti siano soddisfatti e massimizzando le possibilità di successo del processo di ristrutturazione.

 

9. La continuità aziendale come obiettivo principale

Un principio fondamentale del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza è la promozione della continuità aziendale. Gli strumenti di regolazione della crisi sono stati progettati per favorire il risanamento dell'impresa e consentire la sua continuazione nel lungo termine. Questo obiettivo è importante perché preserva i posti di lavoro e contribuisce alla stabilità economica.

 

10. Conclusioni

Il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza ha introdotto nuovi strumenti per affrontare la situazione di sovraindebitamento delle imprese. Gli Accordi di ristrutturazione dei debiti, il Piano attestato di risanamento, la Convenzione di moratoria e la Transazione su crediti tributari e contributivi offrono agli imprenditori nuove opportunità per superare le difficoltà finanziarie e rilanciare le loro attività. Tuttavia, è fondamentale che i debitori si avvalgano della consulenza professionale per massimizzare le possibilità di successo e garantire una gestione efficace della crisi.

  • 26 giugno 2023
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.