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Il diritto "delle piastrelle": una guida per committenti e imprese nell'arduo mondo delle ristrutturazioni - Studio Legale MP - Verona

Nel mondo delle ristrutturazioni, la legge gioca un ruolo fondamentale. Non solo regola i rapporti tra committenti e imprese, ma stabilisce anche le norme per la sicurezza sul lavoro, la qualità dei materiali e le procedure da seguire. Questo articolo si propone di esplorare in dettaglio il diritto delle ristrutturazioni, con un focus particolare sulle piastrelle, elemento fondamentale in molti progetti di rinnovamento.

 

Il contratto di ristrutturazione

Il contratto di ristrutturazione è un accordo tra il committente e l'impresa edile. Questo documento, che deve essere redatto in forma scritta, stabilisce i dettagli del progetto, i costi, i tempi di realizzazione e le responsabilità di ciascuna parte. La legge italiana prevede che il contratto di ristrutturazione debba contenere alcuni elementi essenziali, tra cui la descrizione dettagliata dei lavori da eseguire, il prezzo totale, le modalità di pagamento e il termine di esecuzione dei lavori.

Inoltre, il contratto deve prevedere le eventuali penali in caso di inadempimento da parte dell'impresa edile. Queste penali, che devono essere proporzionate all'entità del danno subito dal committente, sono previste dall'articolo 1382 del Codice Civile. Inoltre, la giurisprudenza ha chiarito che il committente ha diritto al risarcimento del danno anche in caso di ritardo nell'esecuzione dei lavori (Cassazione civile, sez. III, sentenza n. 5766/2019).

 

Le norme sulla sicurezza

La sicurezza sul lavoro è un aspetto fondamentale nelle ristrutturazioni. Le imprese edili sono tenute a rispettare le norme previste dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008), che prevede una serie di obblighi per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. Tra questi, la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), la formazione dei lavoratori e l'uso di dispositivi di protezione individuale.

Inoltre, la giurisprudenza ha ribadito l'importanza della sicurezza sul lavoro nelle ristrutturazioni. Ad esempio, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16983/2018, ha stabilito che l'impresa edile è responsabile per gli infortuni sul lavoro causati da violazioni delle norme sulla sicurezza, anche se l'infortunio è avvenuto a causa dell'imprudenza del lavoratore.

 

La questione delle piastrelle

Le piastrelle sono un elemento fondamentale in molti progetti di ristrutturazione. Sia che si tratti di rivestire un bagno o una cucina, la scelta delle piastrelle giuste può fare la differenza tra un progetto di successo e uno fallito. Ma quali sono le norme che regolano l'uso delle piastrelle nelle ristrutturazioni?

Innanzitutto, è importante sapere che le piastrelle devono rispettare i requisiti di sicurezza previsti dalle norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008). Queste norme, che sono state recentemente aggiornate con il D.M. 17 gennaio 2018, prevedono una serie di requisiti per i materiali da costruzione, tra cui le piastrelle. Ad esempio, le piastrelle devono avere una resistenza adeguata, devono essere resistenti all'acqua e devono avere una superficie antiscivolo.

Inoltre, la giurisprudenza ha affrontato la questione delle piastrelle nelle ristrutturazioni. Ad esempio, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20480/2017, ha stabilito che l'impresa edile è responsabile per i difetti delle piastrelle, anche se questi sono dovuti a un difetto di fabbricazione. Inoltre, la Corte ha precisato che il committente ha diritto al risarcimento del danno anche se ha accettato le piastrelle difettose, a meno che non sia provato che era a conoscenza del difetto.

 

Superbonus 110%: un'opportunità unica con sfide uniche

Il Superbonus 110% è un incentivo che offre una detrazione fiscale del 110% per specifici interventi di ristrutturazione volti a migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza sismica degli edifici. Questo incentivo, introdotto con il Decreto Rilancio, ha rappresentato un'opportunità unica per i proprietari di immobili, ma ha anche portato con sé una serie di sfide e complessità.

Una delle principali sfide è legata alla documentazione necessaria per accedere al Superbonus. Nonostante le recenti semplificazioni, la documentazione da produrre e da acquisire è ancora molto pesante rispetto a quella necessaria per le detrazioni a regime. Inoltre, la possibilità di cedere il credito o richiedere lo sconto in fattura comporta che il contribuente dovrà acquisire e produrre una serie di documenti, tra cui il visto di conformità dei dati e l'asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico.

 

I rischi di errore nell'applicazione del Superbonus

In questo contesto, il rischio di errore nell'applicazione del Superbonus è alto. Gli operatori del settore si sono scontrati con difficoltà che ne hanno fortemente limitato l'applicazione. Inoltre, la complessità dell'operazione ha fatto lievitare i costi sia dei professionisti che delle imprese, creando distorsioni al mercato ancora da valutare pienamente.

In caso di errori o di mancata sussistenza dei requisiti che danno diritto alla detrazione, l'Agenzia delle Entrate provvede al recupero dell'importo corrispondente alla detrazione non spettante, maggiorato degli interessi e delle sanzioni. Il recupero dell'importo è effettuato nei confronti del beneficiario del Superbonus, ma in presenza di concorso nella violazione, la responsabilità può ricadere anche sul fornitore che ha applicato lo sconto e sui cessionari.

 

Conclusione

In generale, le ristrutturazioni rappresentano un universo complesso e sfaccettato, in cui la legge svolge un ruolo di primaria importanza. Che si tratti di stipulare un contratto, rispettare le norme sulla sicurezza o scegliere le piastrelle giuste, è fondamentale conoscere le norme e la giurisprudenza applicabili. Come ha scritto Anatole France, "la legge, nella sua maestosa uguaglianza, vieta ai ricchi come ai poveri di dormire sotto i ponti, di mendicare per le strade e di rubare il pane". In altre parole, la legge è uguale per tutti, ma per navigare nel mondo delle ristrutturazioni è necessario conoscerla a fondo. Ad esempio, la sentenza della Cassazione Penale n. 1669/2023 ha puntualizzato un criterio per distinguere tra ristrutturazione edilizia e nuova costruzione, sottolineando l'importanza di comprendere le sfumature legali di tali interventi. In conclusione, la conoscenza della legge e della giurisprudenza non è solo un requisito, ma un vero e proprio strumento di potere che consente di navigare con sicurezza nel mondo delle ristrutturazioni.

  • 24 luglio 2023
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.