Tutela dei minori dopo la fine della convivenza: assegno di mantenimento e assegnazione della casa familiare - Fine convivenza e tutela dei figli: come ottenere l'assegnazione della casa e il mantenimento del minore
Come avvocati, il primo e più importante compito è quello di assicurarci di tutelare l’interesse superiore del minore. Pertanto, potremo agire in giudizio esclusivamente a tutela del minore interessato su due fronti:
1) Il primo è quello dell’assegnazione della casa familiare. Infatti, quando una coppia non sposata ha figli, il giudice può assegnare la casa familiare al genitore collocatario, proprio come avviene per le coppie sposate. Questo perché la legge vuole garantire la stabilità e la continuità abitativa al minore fino a quando non sia diventato maggiorenne ed economicamente autosufficiente;
2) Il secondo è quello del riconoscimento di un assegno di mantenimento a favore del minore da parte del genitore non collocatario. Il giudice potrà stabilire l’importo che quest’ultimo sarà tenuto a versare a favore del figlio, e che sarà determinato in base al suo reddito. L’assegno comprenderà non soltanto la sfera alimentare ma anche tutti gli altri aspetti che possono riguardare la vita del minore (culturale, scolastico, sportivo, sanitario, sociale). Chiaramente entrambi i genitori sono tenuti a dare il loro contributo economico, in modo proporzionale alla loro capacità economiche, secondo quanto disposto dagli artt. 337 bis e ss. del codice civile.
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