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Avvocato per separazioni e diritto di famiglia a Verona: tempi, costi e soluzioni - Studio Legale MP - Verona

Avvocato per separazioni e diritto di famiglia a Verona: tempi, costi e soluzioni

Le controversie familiari – come separazioni, divorzi, affidamento di figli e altre questioni di diritto di famiglia – richiedono un approccio particolarmente delicato e competente. Un avvocato esperto in diritto di famiglia (talvolta chiamato avvocato matrimonialista o divorzista) a Verona può assistere i coniugi o i partner nelle varie fasi della crisi familiare, fornendo consulenza sia legale sia strategica per ridurre i conflitti e tutelare i diritti di tutti i soggetti coinvolti, in primis quelli dei figli minori. In questo articolo esamineremo i tempi delle procedure di separazione e divorzio, i costi indicativi e le possibili soluzioni consensuali o giudiziali, con un occhio di riguardo alle prassi del Tribunale di Verona e ai recenti sviluppi normativi (come il divorzio breve e la negoziazione assistita in ambito familiare).

 

Tempi delle procedure familiari

I tempi di una separazione o di un divorzio possono variare sensibilmente a seconda che la coppia abbia trovato un accordo o meno. Esistono infatti due percorsi principali: consensuale (quando marito e moglie concordano le condizioni di separazione/divorzio) e giudiziale (quando invece vi è contenzioso su aspetti come affidamento dei figli, assegno di mantenimento, divisione dei beni, ecc.).

Separazione consensuale: i coniugi presentano insieme un ricorso al Tribunale di Verona chiedendo l’omologazione di un accordo già definito (sui figli, sull’eventuale assegno, sulla casa coniugale, ecc.). In questi casi i tempi sono relativamente brevi: il Tribunale fissa un’udienza davanti al Presidente nel giro di qualche mese dalla presentazione del ricorso. All’udienza i coniugi confermano la volontà di separarsi alle condizioni pattuite; se tutto è in regola, il tribunale omologa l’accordo con decreto. Spesso una separazione consensuale può concludersi entro 3-4 mesi dall’avvio (dipende dal carico di lavoro del tribunale, ma in genere Verona cerca di trattare rapidamente i casi consensuali). Se ci sono figli minori, il Tribunale verifica che gli accordi siano nell’interesse dei figli prima di dare l’ok. Esiste anche la possibilità, introdotta dal 2014, di separarsi senza andare in Tribunale: attraverso la negoziazione assistita (un accordo firmato dai coniugi con l’assistenza dei rispettivi avvocati, poi trasmesso al Procuratore della Repubblica e allo Stato Civile del Comune). Verona ha attivato un apposito servizio comunale per ricevere questi accordi di negoziazione assistita in materia di famiglia. 

Tale procedura è molto veloce: una volta raggiunto l’accordo con l’aiuto dei legali, basta l’autorizzazione della Procura (se ci sono figli) e poi l’accordo viene registrato dallo Stato Civile del Comune di Verona. In assenza di figli minori, persino il Sindaco/Ufficiale di Stato Civile può, su richiesta, ratificare un accordo di separazione o divorzio (procedura semplificata prevista dal D.L. 132/2014).

Separazione giudiziale: se i coniugi non trovano un accordo, uno dei due (attraverso il proprio avvocato) deposita un ricorso per separazione giudiziale presso il Tribunale. I tempi in questo caso si allungano. Il Presidente del Tribunale fissa comunque una prima udienza di comparizione dei coniugi abbastanza celermente (di solito entro 2-3 mesi dal deposito, compatibilmente con l’agenda del tribunale) per i provvedimenti provvisori su affidamento figli, casa, mantenimento, ecc. Dopo questa fase iniziale, però, la causa prosegue come un ordinario processo civile davanti al giudice istruttore: ciò può richiedere diversi mesi o anche anni, a seconda della complessità (es. se bisogna fare perizie per valutare il patrimonio, ascoltare testimoni, ecc.). In media una separazione giudiziale potrebbe durare 1-2 anni in primo grado al Tribunale di Verona. Durante questo periodo, le condizioni provvisorie stabilite all’inizio (affidamento, assegni) restano in vigore, finché non interviene la sentenza definitiva di separazione. Solo dopo aver ottenuto la separazione (consensuale o giudiziale che sia) i coniugi potranno chiedere il divorzio. Dal 2015 i tempi di attesa sono stati drasticamente ridotti: la legge n. 55/2015 ha stabilito che bastano 6 mesi di separazione ininterrotta per poter divorziare in caso di separazione consensuale, o 12 mesi in caso di separazione giudiziale. 

Prima di questa riforma, occorreva attendere tre anni dalla separazione; oggi quindi già dopo sei mesi dalla separazione omologata (o un anno dalla pendenza della causa in caso di giudiziale) si può presentare domanda di divorzio. La procedura di divorzio congiunto (consensuale) è anch’essa piuttosto rapida, simile alla separazione consensuale, mentre il divorzio giudiziale segue iter contenzioso analogo alla separazione giudiziale e può durare un paio d’anni circa. Da marzo 2023, con la riforma del processo civile (Riforma Cartabia), le procedure di separazione e divorzio sono state ulteriormente snellite e unificate: ora si può proporre un unico ricorso sia per separarsi che per divorziare (quando si sono già maturati i termini di legge) e tutte le questioni familiari vengono trattate in modo coordinato dal nuovo Tribunale per le Persone, per i Minorenni e per le Famiglie, sezione distrettuale istituita dalla riforma (a Verona però, essendo sede non di Corte d’Appello ma di Tribunale Ordinario, le funzioni restano accorpate nella sezione civile competente per la famiglia). In sintesi, i tempi dipendono molto dal livello di accordo tra le parti: a Verona un procedimento consensuale può chiudersi entro pochi mesi, uno contenzioso può protrarsi diversi anni, ma con l’assistenza di un avvocato esperto si possono valutare strategie per accelerare il più possibile (ad esempio privilegiando la negoziazione o soluzioni transattive).

 

Costi di separazione e divorzio

Affrontare una separazione o un divorzio comporta dei costi legali. Questi si dividono in costi vivi di giustizia e compensi professionali dell’avvocato. Per quanto riguarda i costi fissi di giustizia, va pagato il contributo unificato al momento del deposito del ricorso in Tribunale: attualmente la tariffa è di € 43,00 per le procedure di separazione consensuale (o divorzio congiunto) e di € 98,00 per le procedure giudiziali contenziose. Tali importi, fissati per legge, coprono le spese di iscrizione a ruolo e non sono elevati; non è dovuta l’imposta di bollo nelle cause di diritto di famiglia. Se la separazione/divorzio avviene tramite negoziazione assistita o davanti all’ufficiale di stato civile, non vi è contributo unificato da pagare (in Comune vi sono solo piccole spese amministrative, ad esempio marche da bollo da €16 per ogni atto pubblico formato). Il costo maggiore è rappresentato quindi dall’onorario dell’avvocato. I compensi degli avvocati in Italia non sono più fissati per legge, ma esistono dei parametri ministeriali di massima. Molti studi legali di Verona offrono formule a tariffa fissa (flat) per le separazioni consensuali, considerando la prevedibilità dell’attività: ad esempio, è possibile concordare un importo forfettario che copre l’intero iter della separazione consensuale, solitamente qualche centinaio di euro per parte (l’ammontare dipende dalla complessità dell’accordo e dal numero di incontri necessari). Per le separazioni o divorzi giudiziali, i costi sono maggiori perché l’impegno dell’avvocato è prolungato e include udienze, memorie, eventuali prove. In questi casi l’onorario può variare da poche migliaia di euro fino a importi più elevati se la causa è molto complessa e combattuta. È importante discutere subito con il legale l’aspetto dei costi: il cliente ha diritto a un preventivo trasparente. Lo Studio legale potrà indicare se applica un forfait oppure se tariffa a ore/fasi, e deve chiarire se le cifre includono IVA e CPA (contributo previdenza avvocati) e spese vive. A Verona, indicativamente, una separazione o divorzio consensuale semplice può costare sui 800-1500 € complessivi (per ciascun coniuge), mentre un contenzioso può superare i 3000-5000 €, ma molto dipende dal caso specifico. In ogni caso, per chi ha difficoltà economiche esiste la via del patrocinio a spese dello Stato: se il reddito del coniuge richiedente è sotto la soglia di legge (v. articolo sul gratuito patrocinio), può ottenere un avvocato pagato dallo Stato. Molti avvocati familiaristi a Verona sono iscritti nelle liste del patrocinio e possono seguire gratuitamente il cliente avente diritto. Ciò garantisce anche alle persone meno abbienti l’accesso alla giustizia familiare senza oneri finanziari insostenibili.

 

Soluzioni e consigli pratici

Nel diritto di famiglia, la soluzione migliore è spesso quella concordata. Gli avvocati a Verona incoraggiano i clienti a perseguire un accordo laddove possibile, perché un’intesa riduce tempi, costi e soprattutto lo stress emotivo su tutti i coinvolti. Le soluzioni consensuali includono: separazione consensuale con ricorso congiunto; divorzio congiunto; negoziazione assistita familiare (come detto, un accordo privato formalizzato dagli avvocati, molto utile per evitare il tribunale); accordi di mediazione familiare. A Verona il Tribunale stesso promuove la mediazione: è attivo un Spazio Informativo sulla Mediazione Familiare presso il Palazzo di Giustizia, dove i genitori possono ricevere orientamento su percorsi di mediazione offerti da enti locali. La mediazione familiare, svolta da professionisti qualificati, aiuta le coppie in conflitto a comunicare e trovare soluzioni condivise per il bene dei figli, affiancandosi al lavoro legale degli avvocati. Se la mediazione ha esito positivo, l’accordo raggiunto può essere recepito nel provvedimento di separazione o divorzio.

Quando invece un accordo proprio non è raggiungibile su punti fondamentali (ad esempio l’affidamento dei figli o la misura dell’assegno di mantenimento), si dovrà procedere in via giudiziale. In tal caso, è cruciale avere un avvocato esperto di diritto di famiglia al proprio fianco: costui saprà quali istanze presentare al giudice (es. richiesta di affidamento condiviso o esclusivo, richiesta di assegno congruo basato sul tenore di vita matrimoniale, assegnazione della casa coniugale al genitore collocatario dei figli, ecc.), e raccoglierà le prove necessarie (dichiarazioni dei redditi e patrimonio dei coniugi, eventuali testimonianze, relazioni di servizi sociali se coinvolti). Il Tribunale di Verona, come gli altri tribunali italiani, decide le cause di famiglia seguendo i criteri di legge ma anche tenendo conto della concreta situazione familiare: l’obiettivo principale è la tutela morale e materiale dei figli minori (art. 337-ter cod. civ.) e l’equilibrio delle condizioni economiche tra i coniugi nei limiti del possibile. Le soluzioni adottate possono comprendere l’affidamento condiviso dei figli con collocamento prevalente presso uno dei genitori (oppure in rari casi affidamento esclusivo), la determinazione di un assegno di mantenimento per i figli (proporzionato al reddito di ciascun genitore) e, se spettante, un assegno di mantenimento o divorzile per il coniuge economicamente più debole.

Un consiglio pratico per chi affronta una separazione a Verona è di raccogliere sin da subito la documentazione finanziaria (buste paga, estratti conto, atti di proprietà, spese per i figli) in modo che l’avvocato possa quantificare le pretese economiche o difendersi da richieste eccessive dell’altra parte. È inoltre utile mantenere un atteggiamento collaborativo per quanto possibile: i tribunali apprezzano i genitori che dimostrano maturità e capacità di accordo. Infine, bisogna considerare l’aspetto emotivo: separarsi è un evento difficile, ma avvalersi di professionisti preparati (avvocati, mediatori familiari, consulenti) aiuta ad affrontarlo con maggiore serenità. Lo Studio legale di famiglia a Verona non offre solo competenza giuridica, ma anche comprensione del contesto locale (es. le tempistiche delle cause in città, la prassi di alcuni giudici su determinati temi) e può indirizzare verso supporti esterni (psicologi, mediatori) se utili al caso. In conclusione, con l’aiuto di un buon avvocato per separazioni il cliente otterrà una guida sicura tra normative e tribunali: verranno spiegati con chiarezza i tempi previsti, i costi da sostenere e verrà perseguita la soluzione più adatta – che sia un accordo pacifico o una decisa tutela dei propri diritti in sede giudiziaria – sempre nell’interesse della famiglia e con professionalità.

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  • 26 agosto 2025
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.