Vivere in un contesto condominiale comporta continuare a interagire tra diritti individuali e scelte collettive. Una delle problematiche più frequenti riguarda le modifiche strutturali che, pur essendo lecite sotto il profilo urbanistico, possono ledere diritti civili di altri proprietari. È questo il caso affrontato dalla Corte di Cassazione con sentenza n. 11930/2025, che ha fornito chiarimenti operativi sull'installazione di ascensori esterni a ridosso delle finestre altrui. Ma cosa prevede davvero la normativa vigente? E quando è possibile opporsi ad interventi simili?
Ai sensi degli articoli 900-907 del Codice Civile , il diritto di vista è tutelato in quanto diritto reale minore. In particolare, l' art. 907 cc prescrive che non è consentito costruire a meno di tre metri da una veduta, mentre l' art. 906 cc vieta l'apertura di vedute oblique o laterali a una distanza inferiore a 75 cm.
La normativa vigente tutela non solo il diritto alla vista ma anche l'accesso alla luce e alla privacy. Questo implica che ogni costruzione che limita in modo stabile tali diritti, anche se realizzata per finalità sociali o di accessibilità, deve comunque rispettare le distanze legali.
Nel caso esaminato, un condominio ha agito in giudizio per opporsi all'installazione di un ascensore esterno sul fabbricato adiacente, che oscurava la vista dal proprio balcone. In primo grado e in appello, i giudici avevano rigettato il ricorso , ritenendo che si trattasse di un mero volume tecnico, e dunque escluso dal rispetto delle distanze previste dalla legge.
La Suprema Corte ha ribaltato la decisione, affermando che:
La posizione espressa dalla Cassazione ha un impatto diretto e immediato sulla vita condominiale. Significa che puoi:
Quando si è di fronte a una situazione simile, è fondamentale non agire in ritardo. Ecco alcuni errori da evitare:
Non basta che un'opera sia legittima sul piano urbanistico per essere lecita anche civilmente. Il diritto di vista è tutelato dal Codice Civile e non può essere sacrificato nemmeno per esigenze collettive, se non nel rispetto delle distanze previste. Se ti ritrovi un ascensore, una scala o qualsiasi altro manufatto davanti alla finestra, puoi agire.
Il nostro Studio Legale è pronto ad assisterti con un approccio concreto e tempestivo. In particolare:
Hai notato lavori sospetti davanti a casa tua? Documenta subito tutto e rivolgiti al nostro Studio. Un intervento tempestivo è l'unico modo per salvaguardare la tua luce, la tua privacy e il tuo diritto alla vista. Lo Studio è pronto a difendere i tuoi diritti, contattaci per una consulenza mirata e riservata.
Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).
E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.