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La protezione dei dati e la privacy nell'era digitale - Studio Legale MP - Verona

Nell'era digitale, la protezione dei dati e la privacy sono diventate questioni di importanza fondamentale. La digitalizzazione della società ha portato a una quantità senza precedenti di dati personali che vengono raccolti, archiviati e analizzati. Questo ha portato a nuove sfide in termini di privacy, sicurezza dei dati e conformità al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Il GDPR, entrato in vigore nel 2018, ha introdotto nuove norme per garantire la protezione dei dati personali degli individui all'interno dell'Unione Europea. Questo regolamento ha avuto un impatto significativo su come le organizzazioni gestiscono i dati personali, richiedendo loro di adottare misure più rigorose per garantire la sicurezza dei dati e la privacy degli individui.

Tuttavia, la conformità al GDPR non è un compito semplice. Le organizzazioni devono affrontare una serie di sfide, tra cui la necessità di garantire la trasparenza nel modo in cui i dati vengono raccolti e utilizzati, e la necessità di ottenere il consenso esplicito degli individui per il trattamento dei loro dati. Inoltre, le organizzazioni devono essere in grado di dimostrare che stanno adottando misure adeguate per proteggere i dati personali da possibili violazioni.

Nonostante queste sfide, la digitalizzazione della società offre anche nuove opportunità. Ad esempio, l'uso di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico può aiutare le organizzazioni a migliorare la sicurezza dei dati e a prevenire le violazioni dei dati. Inoltre, la digitalizzazione può facilitare la conformità al GDPR, consentendo alle organizzazioni di monitorare e documentare più facilmente le loro attività di trattamento dei dati.

La giurisprudenza  ha fornito ulteriori indicazioni su come bilanciare la protezione dei dati e la privacy con altre considerazioni. Ad esempio, la decisione n. 9147 del 19 maggio 2020 ha chiarito che il diritto alla privacy e alla reputazione di una persona deve essere bilanciato con l'interesse pubblico di essere informati su fatti rilevanti. Questo caso ha evidenziato l'importanza della deindicizzazione delle informazioni per proteggere la privacy degli individui.

Ancora, la decisione n. 26778 del 26 giugno 2019 ha stabilito che è una violazione del principio di minimizzazione dei dati, come previsto dall'articolo 5(1)(c) del GDPR, se un cliente è costretto a fornire il consenso al trattamento di categorie particolari di dati personali per l'apertura di un conto bancario.

Invece, la n. 14381 del 24 marzo 2021 ha sottolineato l'importanza della trasparenza algoritmica per un consenso informato e valido al trattamento dei dati. Questo caso ha evidenziato la necessità per le organizzazioni di essere trasparenti sulle logiche dietro gli algoritmi che utilizzano per trattare i dati personali.

Altro esempio è la  n. 11019 del 26 aprile 2021 ha chiarito che una comunicazione telefonica volta ad ottenere il consenso per finalità di marketing da un soggetto interessato che lo ha precedentemente negato è essa stessa una nuova comunicazione commerciale.

Infine, la decisione n. 1263 del 17 gennaio 2022 ha stabilito che il trattamento dei dati personali giudiziari effettuato dall'Ufficiale Giudiziario non è soggetto all'obbligo di fornire informazioni e raccogliere il consenso preventivo, a condizione che i dati siano trattati solo per le finalità per cui sono stati raccolti.

In conclusione, la protezione dei dati e la privacy nell'era digitale presentano sia sfide che opportunità. Le organizzazioni devono affrontare le sfide della conformità al GDPR e della protezione dei dati, ma possono anche sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione per migliorare la sicurezza dei dati e la privacy. Come ha affermato Edward Snowden, "Argomentare che non ti importa del diritto alla privacy perché non hai nulla da nascondere non è diverso dal dire che non ti importa della libertà di parola perché non hai nulla da dire".

  • 20 luglio 2023
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.