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L'Esdebitazione dell'Incapiente: Una Luce in Fondo al Tunnel del Debito? - Studio Legale MP - Verona

Navigare attraverso la Tempesta del Debito: Come l'Esdebitazione può Offrire un Ancora di Salvezza ai Debitori Incapienti

L'esdebitazione è un meccanismo giuridico che trova fondamento nell'art. 283 del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII), creato per assistere i debitori persona fisica meritevoli, che si trovano in una condizione di incapacità economica tale da non poter offrire alcuna utilità, diretta o indiretta, ai loro creditori, neanche in un'ottica futura. Questa disposizione permette al debitore di accedere all'esdebitazione una sola volta, riservando però l'obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto di apertura della procedura, qualora sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al dieci per cento.

A partire dal 25 dicembre 2020, con l'introduzione del “decreto ristori”, è stata apportata una significativa innovazione al Codice della Crisi, delineando l'esdebitazione del sovraindebitato incapiente, permettendo di ottenere l'esdebitazione "a zero incassi" a chi non può far fronte ai propri debiti. L'art. 283 CCII, così modificato, ha aperto una nuova fattispecie di soluzione per la crisi da debiti, espandendo la protezione legale per i debitori incapienti.

Il processo di esdebitazione prevede una valutazione annuale delle condizioni economiche del debitore, dedotte le spese di produzione del reddito e quanto necessario per il mantenimento del debitore e della sua famiglia. La domanda di esdebitazione deve essere presentata al giudice competente, previa valutazione di organismo apposito (OCC) ed accompagnata da una documentazione dettagliata che include l'elenco dei creditori, gli atti di straordinaria amministrazione compiuti negli ultimi cinque anni, le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni e un'indicazione delle entrate del debitore e del suo nucleo familiare.

Un caso recente che ha attirato l'attenzione è quello del Tribunale di Bologna del 13 luglio 2023. La sentenza ha stabilito che sussiste la condizione soggettiva di incapienza, tale da consentire, in presenza degli altri presupposti di legge, l’emissione del decreto di immediata esdebitazione ex art. 283 CCII, anche in capo al debitore che risulti privo di beni mobili e immobili, e titolare esclusivamente di un reddito da lavoro, in qualità di dipendente part time con contratto a tempo indeterminato, pari a euro 840 mensili netti (calcolati su tredici mensilità), e di una vecchia autovettura su cui insiste un provvedimento di fermo amministrativo.

In questo contesto, lo Studio Legale dell'Avv. Marco Panato offre una consulenza legale specifica per navigare attraverso le complesse disposizioni legali relative all'esdebitazione e fornire una rappresentanza legale esperta durante il processo giudiziario. La consulenza dell'Avv. Marco Panato può facilitare l'accesso all'istituto dell'esdebitazione per i debitori incapienti, aiutando a valutare i presupposti, predisporre le domande e fornendo supporto in ogni fase del processo.

  • 29 ottobre 2023
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.