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 Il Consiglio di Stato conferma la legalità del lavoro supplementare nell'esecuzione degli appalti - Studio Legale MP - Verona

La sentenza n. 4144 del 24 aprile 2023 del Consiglio di Stato statuisce che l'uso del lavoro supplementare rappresenta una valida soluzione organizzativa e compatibile con le esigenze aziendali nei contratti di appalto.

 

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4144 del 24 aprile 2023, ha confermato l'ammissibilità del lavoro supplementare come strumento organizzativo nell'esecuzione degli appalti. Questa decisione si basa sul principio che l'uso del lavoro supplementare è in linea con le esigenze aziendali sottese alla tipologia di appalto per cui è causa, come precedentemente stabilito dalla giurisprudenza (Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 3244 del 30 maggio 2018; n. 6336 del 20 ottobre 2020; n. 8303 del 4 dicembre 2019; TAR Lazio, n. 4966 del 3 maggio 2018).

La sentenza afferma che il lavoro supplementare può essere utilizzato anche per eseguire "prestazioni ordinarie" di servizio, come stabilito dalla Sezione V del Consiglio di Stato con la sentenza n. 2900 dell'8 maggio 2020. Inoltre, il possibile rifiuto del lavoro supplementare da parte del lavoratore non incide sulla significatività dell'impegno giuridico assunto dall'impresa nei confronti del committente.

La decisione respinge l'affermazione aprioristica che l'uso di queste due tipologie di lavoro renderebbe inaffidabile l'offerta, poiché sono riconosciute e consentite dalla legge e dalla disciplina di gara.

La sentenza ribadisce anche che l'uso del lavoro supplementare, riferito a una percentuale non provata di circa il 19% del costo complessivo del lavoro, è ammissibile secondo la prevalente giurisprudenza. Infatti, questa percentuale, se effettivamente esistente, è considerata in linea con gli standard giurisprudenziali che hanno ritenuto ammissibili offerte simili.

In conclusione, il Consiglio di Stato conferma che il lavoro supplementare è un valido strumento organizzativo nell'esecuzione degli appalti, e la sua natura volontaria non incide sulla validità dell'offerta o sull'impegno giuridico dell'impresa nei confronti del committente. Questa sentenza fornisce quindi una chiara guida sulla legalità e l'uso del lavoro supplementare nell'esecuzione degli appalti.

  • 11 maggio 2023
  • Marco Panato

Autore: Avv. Marco Panato


Avv. Marco Panato -

Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).

E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.