Esdebitazione e Risoluzione dei Problemi con l'Agenzia delle Entrate: problemi e possibili rimedi
Nel complesso panorama del diritto tributario italiano, gli istituti di esdebitazione e le procedure per la risoluzione dei problemi con l'Agenzia delle Entrate rivestono un ruolo fondamentale, offrendo strumenti vitali per individui e imprese che si trovano ad affrontare situazioni di sovraindebitamento o difficoltà finanziarie. Questo articolo mira a fornire una panoramica generale di queste tematiche, offrendo spunti per valutare la propria situazione.
La Prescrizione dei Debiti con l'Agenzia delle Entrate
I debiti con l'Agenzia delle Entrate, comprese tasse e imposte, sono soggetti a prescrizione, generalmente in un periodo di 10 anni, con alcune eccezioni come le dichiarazioni dei redditi e l’IVA, che si prescrivono in 5 anni. È importante notare che la notifica di pagamento interrompe e azzera il periodo di prescrizione, facendolo ricominciare da capo.
Soluzioni per Risolvere i Debiti: Rottamazione e Saldo e Stralcio
Le misure come la rottamazione delle cartelle esattoriali e il saldo e stralcio rappresentano soluzioni per estinguere i debiti con il fisco. Queste procedure permettono ai contribuenti di chiudere i debiti senza pagare sanzioni e interessi o di saldare il debito con una somma inferiore all'importo totale dovuto. Queste procedure sono state periodicamente riproposte dal legislatore, è importante monitorare se e quando vengono riattivate.
La Legge sul Sovraindebitamento
La legge sul sovraindebitamento, recentemente aggiornata, permette ai soggetti in difficoltà economica di ottenere una riduzione o l’annullamento dei debiti, anche nei confronti dell'Agenzia delle Entrate. Questa legge prevede la presentazione di un piano di rientro che viene valutato dal Tribunale e dall'Organismo di Composizione della Crisi.
Procedure di Esdebitazione
La procedura di esdebitazione può assumere diverse forme, tra cui l'accordo di ristrutturazione del debito e il piano del consumatore. Nel caso del piano del consumatore, il giudice può decidere di esdebitare il debitore senza il consenso dei creditori. Questa procedura si dimostra particolarmente vantaggiosa per i consumatori, poiché li libera dai debiti residui una volta accettato il piano.
La giurisprudenza italiana ha fornito interpretazioni importanti sulla crisi da sovraindebitamento. Ad esempio, recentemente il Tribunale di Livorno, che ha riconosciuto lo status di "consumatore" a dei ricorrenti che avevano prestato fideiussione per debiti aziendali di un familiare, nonostante fossero coinvolti in un prestito "aziendale". Questa sentenza segue l'orientamento della Corte di Cassazione, come evidenziato nelle sentenze n. 742 del 16 gennaio 2020 e n. 8662 dell'8 maggio 2020, che stabiliscono che la persona fisica che presta fideiussione a garanzia di un debito professionale, al di fuori dell'ambito della propria attività professionale, non può essere automaticamente esclusa dallo status di consumatore.
Un'altra sentenza rilevante è stata emessa dal Tribunale di Torino (24 Luglio 2023, Pres. Nosengo, Est. Pittaluga), la quale ha stabilito l'inammissibilità della proposta di concordato minore formulata da un imprenditore individuale cancellato dal registro delle imprese. Questa decisione è stata presa in conformità con l'articolo 33, comma 4, del Codice della Crisi e dell'Insolvenza, che non fa distinzione tra imprenditore individuale o collettivo.
Occorre comunque fare particolare attenzione alla “storia” di ciascun singolo caso, e spiegare molto bene i passaggi che hanno portato alla situazione di sovraindebitamento. Ad esempio il Tribunale di Verona, 07 Settembre 2023, Est. Pagliuca ha stabilito l'esclusione della meritevolezza del debitore che non ha pagato i debiti fiscali e contributivi. In questa decisione, il Tribunale ha evidenziato che l'omissione del pagamento di imposte e contributi può ammettere comunque la meritevolezza del debitore (requisito di alcune procedure di sovraindebitamento) solo in presenza di ragioni gravi ed eccezionali, completamente indipendenti dalla volontà del debitore.
Il Ruolo del Gestore della Crisi
Nel processo di esdebitazione, il gestore della crisi svolge un ruolo essenziale, fornendo una relazione dettagliata sulla fattibilità dell'accordo proposto. Questa relazione deve valutare la convenienza della proposta rispetto alla liquidazione dei beni del debitore e deve includere l'analisi delle cause dell'indebitamento, della capacità di adempimento delle obbligazioni e della solvibilità del debitore.
Conclusione
L'approccio alla risoluzione dei problemi con l'Agenzia delle Entrate e agli istituti di esdebitazione in Italia richiede una comprensione approfondita delle leggi, delle procedure e della giurisprudenza pertinenti. La convenienza e la meritevolezza sono criteri chiave nell'analisi di queste procedure, riflettendo un cambiamento nel modo in cui la società percepisce l'insolvenza e il debito. Questo ambito, intricato ma fondamentale. Nella letteratura, Benjamin Franklin affermava che "chi si indebita rinuncia alla sua libertà e si prepara mille mortificazioni," mentre Victor Hugo considerava il creditore peggiore di un proprietario di schiavi, in quanto possiede non solo la persona ma anche la dignità del debitore. Affrontare i debiti e cercare soluzioni per la loro risoluzione, specialmente con l'Agenzia delle Entrate, richiede una comprensione approfondita delle leggi e delle procedure disponibili. La prescrizione dei debiti, la rottamazione delle cartelle, e le procedure di esdebitazione offrono percorsi che possono condurre alla libertà finanziaria, ma richiedono una gestione informata e spesso l'assistenza di un professionista esperto in gestione debiti e procedure (contattaci).
Avv. Marco Panato, avvocato del Foro di Verona e Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia dell’Impresa – Discipline Interne ed Internazionali - Curriculum Diritto Amministrativo (Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Verona).
E' autore di pubblicazioni scientifiche in materia giuridica, in particolare nel ramo del diritto amministrativo. Si occupa anche di docenza ed alta formazione.
